Un virus ha cambiato il mondo: è importante capire come. Intellettuali e interpreti del nostro tempo riflettono sulle trasformazioni in corso. E propongono idee e azioni per affrontare le difficoltà del futuro.
La pandemia ha tracciato un grande solco tra un prima e un dopo, uno spartiacque tra un mondo che credevamo di controllare e uno dal profilo molto incerto, che sta facendo saltare molte sicurezze. Nel ‘prima’ le nostre società facevano mostra di un’organizzazione globale efficiente; oggi manifestano l’altra faccia, quella fragile e insostenibile. Nel ‘prima’ la democrazia appariva il destino dell’umanità; nel ‘dopo’ non sembra essere più così scontata. Nel ‘prima’ lo Stato era considerato un’istituzione quasi residuale, da limitare e contenere; nel ‘dopo’ dovremo considerare la sua forza necessaria. Nel ‘prima’ in tanti pensavano che la distruzione dell’ambiente avrebbe avuto effetti sulle nostre vite tra molto tempo; nel ‘dopo’ è divenuto chiaro che non possiamo essere sani su una terra malata. Il mondo che verrà ci chiama tutti a riflettere su ciò che è stato, sulle cause profonde di quanto stiamo vivendo e sulle sue conseguenze immediate – economiche, politiche, sociali – e a porci quesiti nuovi sul futuro che ci aspetta e che dovremo ricostruire.
Il dossier analizza i contatti tra la Mesopotamia e la Bibbia. Contatti letterari e storici: a tre riprese Nabucodonosor deportò gli abitanti del regno di Giuda sulle rive dell'Eufrate. Al ritorno da Babilonia tutta una tradizione si riorganizzò nella Legge, la pratica religiosa e i testi. La Bibbia sarebbe allora nata al ritorno da Babilonia? A questa domanda si cerca di rispondere facendo il punto sui dibattiti che animano la comunità dei ricercatori a proposito della redazione e della composizione della Bibbia nel contesto post-esilico.
Abbiamo un manuale d’istruzioni per tutto ormai, ci mancava proprio quello per vivere nel mondo senza essere del mondo. Le regole da sole non bastano, ma come diceva San Bendetto da Norcia, aiutano a dirigere «la vita di quelli che obbediscono».
Quando e come pregare, come si sta a tavola, il lavoro, l’importanza dell’essere stanziali, il bel dormire, il silenzio, l’esercizio dell’autorità, questi sono alcuni elementi da non trascurare per fare funzionare al meglio un cattolico nel mondo,
Quindi per mangiare, riposare, pregare, educare, lavorare, divertirsi… ci vogliono le istruzioni!
Ecco il necessario libretto di 100 pagine da tenere sempre a portata di mano, seguendo la Regola di San Benedetto.
L'Armenia è una delle più antiche nazioni cristiane, una nazione tormentata da vicissitudini storiche, infiniti passaggi da una dominazione all'altra, segnata nel XX secolo da un atroce genocidio, ma che è riuscita, nonostante tutto, a mantenere viva la propria identità culturale e religiosa. La cristianità armena conta oggi circa sette milioni di fedeli, sparsi in una diaspora di comunità organizzate in tre gruppi principali: la chiesa armena apostolica (diffusa in Armenia, Turchia e Vicino Oriente), la chiesa cattolica (Libano e Siria), la chiesa evangelica (Armenia e diaspora). Il dossier della rivista ripercorre questa storia tormentata con articoli di diversi esperti.
Nell'VIII secolo avanti Cristo la madrepatria greca, attraverso la mediazione delle precedenti civiltà mediterranee, definisce il concetto di architettura e lo impone al successivo corso della cultura occidentale. L'innesto degli apporti tecnico-costruttivi, spaziali, tipologici, provenienti dal vasto bacino mediterraneo e non solo, nel quale si affermano e diffondono il mondo ellenistico, Roma imperiale e cristiana, le componenti "barbariche" europee ed extraeuropee, Costantinopoli e l'Islam, dà luogo agli ulteriori sviluppi del mondo antico sino alle soglie dell'VIII secolo dopo Cristo. In questo volume, una storia unitaria, sintetica e completa dell'architettura classica in Occidente e nelle regioni dell'Oriente prossimo, che spazia dagli aspetti edilizi a quelli relativi ai contesti urbani.
Riprendendo il filo di un discorso già iniziato da "Il Mondo della Bibbia" (numero 24, agosto-ottobre 1994) con il dossier "L'archeologia del 2000", questo numero tratta il rapporto cruciale e problematico tra testo biblico e ricerca archeologica.
Una ricca raccolta di miti classici e meno conosciuti provenienti da tutto il mondo. Comprende la fiaba popolare africana Anansi e lo scrigno delle storie, la fiaba giapponese La fanciulla volpe e il mito irlandese Fin MacCool. Età di lettura: da 5 anni.